Specializzazione

Mastoplastica Riduttiva

Anestesia: generale
Degenza: 1 notte

Cosa si intende per mastoplastica riduttiva:
Si intende rimodellamento delle mammelle con riduzione del volume.

Come si svolge la visita:
Quando visito la paziente ascolto le sue esigenze (riduzione del volume, dolori alla schiena etc…) e poi procedo alla valutazione delle dimensioni delle mammelle per individuare la migliore tecnica di riduzione (peduncolo superiore, mediale, inferiore), valuto il trofismo della pelle e dei tessuti.
Una volta concordato con la paziente le modalità dell’intervento e le possibili complicanze, le prescrivo gli esami ematochimici e strumentali (ecografia , mammografia, ECG)

Come svolgo la visita :
Quando visito la paziente ascolto le sue esigenze (volume, forma), le cause della riduzione del seno ( dimagrimento, gravidanza, mancato sviluppo) e poi procedo a prendere le misure del seno e del tronco ( diametro spalle, torace e fianchi).
Analizzo poi la qualità della mammella ( quota di grasso, ghiandolare e muscolo pettorale ) per meglio scegliere la protesi.
A questo punto affronto il tipo di protesi da scegliere e che posso indicare ( rotonde/ anatomiche  tutte testurizzate)  come inserirle ( via periareolare, solco sottomammario e ascellare)  e dove posizionarle ( sottoghiandolare/ sottomuscolare).
Una volta concordato con la paziente le caratteristiche dell’intervento,le possibili complicanze, le prescrivo gli esami ematici e strumentali ( ecografia/ mammografia, ECG) necessari per essere idonei.

Il mio approccio alla mastoplastica additiva

Voglio che il risultato chirurgico sia naturale; penso che una protesi troppo grande con poco tessuto di rivestimento sia molto  visibile, altresì una protesi troppo piccola vanifica il risultato dell’intervento, in poche parole se il volume è proporzionato al corpo la paziente otterrà il risultato più armonioso.
Posizionare la protesi sottomuscolare rende il risultato leggermente più rigido ma garantisce maggior copertura dell‘impianto.
Non consiglio come prima scelta protesi in fisiologica perché nel tempo perdono volume.
Non dico mai alla mia paziente che dopo 10 anni deve cambiare le protesi perchè si valuterà al momento se sarà necessario o meno.
Ad oggi non penso che acido ialuronico o il grasso possano sostituirsi alle protesi in quanto non mi piace iniettare materiale libero nella ghiandola mammaria ( soggetta purtroppo a tumori) che può in futuro darmi un immagine di dubbio significato; a questo punto la paziente entra in uno stato di massima preoccupazione. Ricordate la protesi rimane sempre inerte e isolabile dal tessuto mammario e ciò facilita la diagnostica della mammella.

Per maggiori informazioni leggere l’articolo sulla mastoplastica additiva.

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