Mastoplastica Additiva: informazioni e consigli.

La mastoplastica additiva ha lo scopo di donare una nuova forma ed aspetto al seno che non si è adeguatamente sviluppato o si è modificato nel tempo, con l’obiettivo di correggere il “difetto” ed avere un risultato naturale.

Quando sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva

E’ indicato sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva, quando il seno non si sviluppa (ipoplasia mammaria sin dalla pubertà ) o perde il suo volume ( ipotrofia mammaria post gravidica o dimagrimento ). Può essere a questo punto corretto procedere all’inserimento di una protesi: con la mastoplastica additiva si vuole dare alla donna una giusta misura (né troppo grande o troppo piccola) del seno conferendole un aspetto più armonioso con il resto del corpo .

Ipoplasia Mammaria Congenita

Ipoplasia Mammaria Congenita

poplasia Post Gravidica

poplasia Post Gravidica

Le caratteristiche delle protesi per la mastoplastica additiva

  • tutte le protesi sono rivestite con un involucro di silicone (testurizzato e quindi ruvido 1) il loro contenuto può essere in gel di silicone o in fisiologica. In base alla nostra esperienza le protesi in gel silicone sono solitamente più morbide e mantengono inalterato il volume mentre quelle in fisiologica lo perdono progressivamente nel tempo.
  • Le protesi mammarie si suddividono in tradizionali (round o rotonde 2 ) ed anatomiche 3.
  • Le protesi tradizionali a loro volta si distinguono in quattro gruppi differenti: basso profilo, medio , alto ed altissimo 4.
  • Le protesi anatomiche si suddividono in base alla proiezione, altezza e larghezza.
Protesi Mammarie Rotonde

Protesi Mammarie Rotonde

Protesi Mammaria Anatomica

Protesi Mammaria Anatomica

Come scegliere la protesi

Il chirurgo dopo un’ accurato colloquio con la paziente ed esame delle mammelle valuterà quali protesi siano più adatte alle necessità e desideri:

  • Protesi rotonde sono maggiormente indicate nelle pazienti con seno “svuotato” con un muscolo pettorale ben rappresentato; la scelta tra basso, medio o alto profilo, dipende se si deve prediligere la rotondità “pienezza dei quadranti ” o la proiezione del cono mammario.
  • Protesi anatomiche sono maggiormente indicate nelle pazienti con seno molto “svuotato” con sottile muscolo pettorale o con minima o assenza di sviluppo della mammella; in questo modo le protesi anatomiche con la classica forma a goccia proiettano il cono mammario e riempiono anche il polo superiore toracico.

Il volume delle protesi:

  • Una protesi da 150 c.c aumenta circa di una taglia il seno ma il calcolo del volume finale deve valutare anche il volume della ghiandola mammaria di partenza.
  • Le protesi mammarie non corrispondono alle misure dei reggiseni, pertanto si parla di volume protesico più che di taglia cercando di far corrispondere le due misure.
  • Le dimensioni delle protesi devono essere “giuste “ né troppo grosse (quindi con evidenza del perimetro ) né troppo piccole (quindi inadeguate per l’aumento volumetrico).

Da dove inserire la protesi:

  • Le vie di ingresso sono quelle tradizionali (periarolari, solco sottomammario ed ascellare 6), la scelta dipenderà dalla situazione locale della mammella.
  • la via periombelicale o da altre vie con incisioni minimali utilizzano protesi inserite per via endoscopica e riempite in un secondo momento con fisiologica.

Dove posizionare le protesi:

Solitamente la protesi viene posizionata sottomuscolare o sottoghiandolare 7

  • sotto muscolare quando il rivestimento adipoghiandolare è un po’ insufficiente.
  • sotto ghiandolare quando la protesi è comunque ben coperta dalla ghiandola mammaria.

Come si svolge l’intervento di Mastoplastica Additiva?

L’intervento avviene in anestesia generale e non in locale ( si potrebbe raggiungere una dose tossica per anestetizzare entrambe le mammelle) in modo tale che la paziente sia correttamente monitorizzata e curarizzata ( con la muscolatura rilassata della regione pettorale).

Al termine dell’intervento si posizionano drenaggi in silicone per drenare il sangue ed evitare ematomi soprattutto se ile protesi sono sottomuscolari; solitamente i drenaggi vengono rimossi il giorno seguente.

La degenza è una notte: siamo convinti che l’ospedalizzazione per una notte sia di grande sicurezza per la paziente perché possa essere seguita da personale specializzato per ogni evenienza. Dopo l’intervento viene eseguita una medicazione compressiva e verrà fatto indossare alla paziente un reggiseno particolare 8.